venerdì 26 giugno 2015

Il giardino

Caro Francesco,

oggi non posso tacere.
Oggi sei passato attraverso il mio cuore trascinando dietro di te la carne, la pelle, i muscoli, la giacca blu di lino, le sigarette e i capelli pazzi. Sei passato attraverso il mio muscolo cardiaco lasciandomi senza fiato.
E passando ho sentito il tuo profumo, il tuo odore, la nicotina, la pelle, la stoffa dei tuoi vestiti, le scarpe riprendere consistenza e darti corpo.

Caro Francesco,

oggi ho il bisogno impellente di urlare al tuo mondo sparpagliato nell'aria di questa giornata perfetta di giugno che sei (stato) la meraviglia e lo stupore.
Queste lacrime pesanti che solcano la tua assenza non posso fermarle mentre cammino attraverso il tuo giardino segreto.
Credimi, Francesco, il tuo giardino segreto è fiorito.
La tua terra che pareva bruciata, che tu stesso hai bruciato con il fumo delle tue sigarette si nutriva in silenzio della tua arte.
I gigli, le calle, il gelsomino, i fiori di ciliegio, la quercia, i fiori tropicali, i rampicanti, la violenza dei rossi e dei viola delle bougainvillee, le rose antiche, le rose gialle, l'erba, il profumo di terra, così appare il tuo giardino, Francesco, dietro le palpebre dei miei occhi vigili.

La tua anima è dentro i miei lavori che fanno il giro del mondo e ritornano, e ripartono.
Toccano paesi di cui non conosco neppure il nome e i confini, e ritornano, ripartono, ritornano.
E tu, aggrappato ad una immagine li accompagni e li proteggi.
I miei lavori - il tuo lavoro, sia ben chiaro - vengono studiati nelle università, nei conservatori, diventano parte di tesi di lauree e esami teorici, vengono criticati, copiati, elogiati!
Oggi il tuo lavoro è stato analizzato e sviscerato da bambini di cinque anni, http://memoesperienze.comune.modena.it/lingua/pagine/lettura/stripstory/strip005.htm.
Ed io, leggendo i loro commenti, improvvisamente ho visto sbocciare i fiori della tua vita.





1 commento:

  1. Il destino umano è proprio questo: lanciare semi che germoglieranno, non si sa quando. Grazie, Laura, per la magistrale interpretazione e grazie anche a Francesco... con il forte rimpianto di non averlo mai conosciuto.
    Susanna

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dicono la loro: